Itinerario Costa

Lunghezza: Km 6

Percorribilità: a piedi e in mountain bike

Tracciato che segue, sempre su strade forestali (solo per breve tratto su strada provinciale), il fondo di tre ombrose vallate e la cima di un monte. Interessante dal punto di vista storico-naturalistico.

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Lungo la “strada vecia”

Percorriamo da Tortima la provinciale in direzione di contrada Tumeleri (oggi un tutt’uno con Tortima) sino a piegare a sinistra ed imboccare una carrareccia chiamata localmente “strada vecia” (strada vecchia): è questa infatti la vecchia strada che collegava Tortima con Fontanelle e che, seguendo il fondo della Busa dei Tumeleri giunge a Fontanelle, passando prima per contrada Pisoni, abbandonata da anni ma sita in una vallata tranquilla, per questo spesso visitata dagli ungulati. Una volta giunti nel centro di Fontanelle, da qui si sale verso la chiesa e si segue la provinciale sino a giungere nella vicina contrà Boeme, che sorge in prossimità di un tornante. Ci addentriamo quindi sulla strada forestale che dalla contrada sale verso nord, sulla sinistra orografica della Valle di Fontanelle. La strada, presto abbracciata dal bosco misto, attraversa la vallata e prosegue in salita sino a giungere a contrà Bertacchi. Vecchie abitazioni fanno da contrasto con diverse case di recente costruzione che ci fanno capire che almeno questa tranquilla borgata non è vittima dell’abbandono come tante altre contrade della zona. Qui individuiamo, con un po’ di fatica, uno stretto sentiero, che salendo in maniera decisa ci conduce alla cima del monte ove è ubicata contrada Costa (raggiungibile eventualmente anche seguendo la stretta strada comunale che congiunge le due contrade). Da contrada Costa, punto più elevato di questo percorso (894 m), prendiamo il sentiero che, senza neanche un tornante, ci porta con una lunga discesa ad attraversare la provinciale “della Fratellanza” che porta a Conco prima e la provinciale del “Rameston” che scende a Gomarolo poi. Durante la discesa passiamo in prossimità di alcune abitazioni isolate e un paio di contrade (Topi, Pezzini) e giungiamo quindi, attraversata la seconda strada provinciale, a contrada Trotti, nelle cui vicinanze (è presente un piccolo monumento) la notte del 24 ottobre 1918 (a pochi giorni dalla fine della guerra) esplose una polveriera dell’esercito italiano (bersagliata dagli austroungarici che l’avevano individuata con un dirigibile) che causò la morte di oltre 300 soldati ed 1 civile. Scendiamo nella contrada e seguiamo il sentiero che piega verso sinistra ed entra nel bosco: la polveriera si trovava proprio sopra il sentiero, se ora è presente solo un anonimo pianoro nascosto dalla vegetazione, un secolo fa in questo posto la devastazione era totale (la deflagrazione fece esplodere tutte le vetrate e crollare alcune case del Comune di Conco). Proseguendo il nostro cammino arriviamo in breve sul fondo della Val del Gatto dove è presente un incrocio: seguiamo la strada sulla sinistra che risale la vallata. Percorrendo la strada forestale, sempre all’interno del bosco e a tratti fiancheggiata da abeti di grandi dimensioni, giungiamo quindi nelle vicinanze di contrada Pisoni, dalla quale possiamo rientrare a Tortima per il tracciato seguito all’andata.



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