Itinerario Val del Gatto

Lunghezza: Km 4,9

Percorribilità: a piedi e in mountain bike

Itinerario facile e assai piacevole da percorrere nel periodo primaverile-estivo per la presenza di ricca vegetazione. La prima parte si svolge in bosco, mentre il tratto finale segue la strada comunale che percorre il crinale ove sorgono le contrade Alto e Busa. Qualche tratto è poco praticabile in mountain-bike per la presenza di massi affioranti.

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Il sentiero che scende dal M. Coldo verso la Val del Gatto

Partendo dal centro di Tortima saliamo la strada forestale che sale sulla cima del Monte Coldo (795 m). Man mano che si sale possiamo ammirare sotto di noi contrada Tumeleri che sorge ai bordi della provinciale, più lontano Fontanelle e l’omonima vallata. Arrivati in cima, dove termina la strada, soffermiamoci ad ammirare il paesaggio sotto l’ombra di un faggio secolare: possiamo notare come i prati sotto di noi siano ormai sempre più invasi dal bosco, mentre la cima del colle è un lungo crinale contornato da alcune siepi: in questa zona è facile ammirare all’imbrunire il capriolo e sono zone frequentate dal muflone durante il periodo tardo autunnale-primaverile (d’estate questa specie si sposta a quote più elevate). Ora ci dirigiamo verso nord, attraversando il piano prativo sino ad arrivare ad un grazioso quanto particolare boschetto di betulle: purtroppo il sottobosco è attualmente invaso dai rovi, non con qualche difficoltà li aggiriamo sino ad arrivare ad una mangiatoia che d’inverno è riempita con fieno e sale affinché gli ungulati possano sopravvivere alle condizioni ambientali avverse. Proprio sulla destra notiamo un sentiero che scende nel bosco: lo prendiamo prestando particolare attenzione durante la discesa, perché la zona è ricca di affioramenti rocciosi (“carso a blocchi“) assai insidiosi nei giorni di pioggia. Scendendo il sentiero (denominato “la Roncia”) ci troveremo in breve sul fondo della vallata di Tortima (la “Busa dei Tumeleri”): anziché salire il versante, pieghiamo a sinistra, dove troveremo un sentiero (difficile da percorrere in bicicletta nel primo tratto) che attraversa un bel tratto di bosco sino ad arrivare sul fondo della valle della Busa. Arrivati qui potremo notare la presenza di numerose specie arboree, tra cui alcuni giovani esemplari di abete bianco proprio sul fondo della vallata, dove c’è anche una ricca presenza di piante di lampone. Attraversiamo quindi la valle e, individuato un sentiero che porta verso l’interno del bosco, cerchiamo invece il sentiero che sulla sua destra, vicino un grosso masso, scende verso la Val del Gatto. Preso il sentiero che percorre un bel tratto di bosco in discesa con la presenza di abeti di grandi dimensioni, ci troveremo presto sulla nuova strada forestale (costruita per incanalare le acque nere provenienti dall’impianto di depurazione che si trova vicino a contrada Pisoni) che, con modesta pendenza, scende costeggiando il fondo della valle. Percorriamo quindi questo tratto (umido e freddo nei mesi invernali), sino ad arrivare all’incrocio che sulla destra porta a contrada Trotti, diritto conduce a contrada Turchia, e sulla sinistra alla Pozza Granda (Possa Granda). Prendiamo quest’ultima direzione, ove incontreremo ben presto la presenza di alcuni ruderi (ex stalle e fienili), sino ad arrivare più avanti ad un fienile, questa volta ancora in buono stato e che si trova su una piccola radura: è questo quel che resta di una zona adibita a prato-pascolo molto più ampia, e che dà il nome alla località (Possa Granda = grande avvallamento) ma che ora è stata quasi completamente invasa dal bosco (anche per mano dell’uomo, a seguito della piantagione di carpini neri e faggi). Dopo una doverosa sosta in questa tranquilla vallata, continuiamo quindi a salire, cercando di individuare il sentiero che si trova immediatamente sulla destra di una pecceta (bosco di abeti rossi) sul lato sud del fienile. Trovato il sentiero, lo seguiamo, andando quindi a risalire il versante nord del monte Alto. Quasi sul finire del sentiero, anche grazie alla presenza dei ricci sul terreno, noteremo la presenza di alcuni vetusti esemplari di castagno, oramai abbandonati da tempo. Ci troveremo in breve quindi allo sbocco del sentiero, che termina in prossimità di un’abitazione isolata: è questa la zona del Spissareche, dalla quale potremo godere di una bellissima vista verso i paesi di Conco e di Lusiana e delle cime che li circondano. Risaliamo quindi la carrareccia sulla sinistra, sino a giungere in contrà Alto, una piccola contrada ormai quasi disabitata che si trova in un punto panoramico assai particolare. Da contrada Alto non ci resta quindi che seguire la strada comunale (sulla sinistra) che scende verso contrà Busa, attraversando una zona con la presenza di un paio di insediamenti industriali e di antenne di telecomunicazione. Arriveremo quindi a Tortima, seguendo sempre la strada che permette di di spaziare con lo sguardo sulla sottostante pianura veneta.




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